Il marchio “Il punto verde” (Der grune punkt)

Il marchio “Il punto verde” (Der grune punkt)

Il marchio “Il punto verde” (Der grune punkt) 1125 632 Polipuglia - Il valore delle risorse
Questo logo individua un particolare processo di smaltimento degli imballaggi dei beni di consumo e non si occupa in alcun modo di riciclabilità del prodotto o del materiale riciclabile.

Il simbolo “Il punto verde” (Der grune punkt) è stato creato in Germania nel 1991 dalla Duales System Deutschland GmbH (DSD) come risposta da parte dei produttori alla normativa che li obbligava ad occuparsi dello smaltimento finale dei loro prodotti. L’idea era quella di supportare i produttori con un sistema di raccolta e smaltimento privato dei rifiuti prodotti, parallelo a quello pubblico.

Su ogni prodotto la sola pubblicazione del logo permetteva di comunicare al cliente finale che la raccolta e lo smaltimento dell’imballo era gestito dalla DSD, con appositi cassonetti esposti nei punti di raccolta.

Già allora si era pensato alla produzione di rifiuti da produttori esteri poi accumulato nel territorio tedesco alla fine della filiera di consumo. In questo caso importatore e fabbricante sono corresponsabili allo smaltimento dei rifiuti connessi.

Il successo di questo sistema nel tempo ha prodotto l’applicazione del “Il punto verde” anche in altri 32 paesi europei (esclusi l’Italia, la Danimarca e la Finlandia; in più Norvegia, Croazia, Serbia, Macedonia, Turchia, Israele e Canada).

La gestione dell’applicazione di questo sistema è affidata PRO Europe (Packaging Recovery Organisation Europe), sotto concessione della DSD tedesca dal 1995.

Inoltre dal 2009 l’uso del marchio “Il punto verde” non è più obbligatorio sugli imballaggi destinati alla Germania, rimanendo obbligatorio in Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro.

In Italia è Conai (“Consorzio Nazionale Imballaggi”) ad occuparsi di recupero e riciclo dei rifiuti da imballaggio, cui devono far riferimento tutte le aziende operanti nel settore degli imballaggi. 6 Consorzi sono predisposti a livello nazionale al ritiro, riciclo e recupero dei vari materiali di imballaggio: COMIECO (carta, cartone ecc.), CIAL (alluminio), COREPLA (Plastica), RICREA (Acciaio), COREVE (Vetro), RILEGNO (Legno).

A questi si aggiungono COBAT (Batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi, COOU (Oli usati), il POLIECO (Polietilene) e il CONOE (Oli e grassi vegetali e animali esausti).

Dal 2009 Conai avendo aderito al consorzio PRO Europe, può gestire il marchio “Il punto verde” (anche noto come “Der grune punkt”). Però non avendo sottoscritto alcun contratto di licenza d’uso, non può conferire alcun tipo di licenza dell’uso del marchio stesso ai consorziati. L’uso di tale marchio è pertanto riservato alle aziende che abbiano sottoscritto un contratto con le società che utilizzino “Il punto verde” nei paesi dove è eventualmente destinato l’imballaggio. Per l’importatore basta la copia della documentazione quale richiesta per usare sull’imballaggio il marchio “Il punto verde“.